AREA GIAPPONE
Entra nel mondo del Sol Levante con l’area dedicata al Giappone, con il patrocinio del Consolato del Giappone di Milano
Scopri la bellezza delle antiche tradizioni giapponesi, immergiti nelle arti nipponiche, impara l’arte della preparazione del tè matcha, scopri i sapori autentici della tradizione giapponese e goditi le conferenze a tema.
Vivi un’esperienza unica e avvicinati alla cultura giapponese attraverso la sua arte, la sua musica e tanto altro ancora.
Passaporto alla mano, ti aspettiamo per un viaggio che ti lascerà senza parole!
Tantissime le associazioni e gli artisti coinvolti per rendere ancora più ricca e unica la nostra area Giappone:
♦️ Associazione Yamato, con origami, nihongo, omikuji e mercatino giapponese
♦️ Bonsai con Paolo Giai, Alessandro Bovio e Tatiana Maiolo
♦️ Vera Marchini, maestra di Shodo, arte della calligrafia
♦️ Shozo Koike con la pittura Sumie
♦️ Marie Sugimoto artista
♦️ Barbara Corino con il teatro Kamishibai
♦️ Aikido con Roberta Botto del dojo Na Ka Ryu
♦️ TAIKO i tamburi giapponesi con Chiara Codetta
♦️ Stefania Gilardi e Silvia Miglietta per scoprire i tè
♦️ Asako Hishiki artista con una grande opera su tela
♦️ Momo Kanzashi con l’arte Tsumami Zaiku
♦️ Stefania Bressan con il ricamo tradizionale giapponese
♦️ I Manga Di Manu
♦️ Manuel Bianchi di Milano Sakè con una masterclass sul sake
♦️ Emi Hei con abbigliamento giapponese tradizionale e contemporaneo, accessori, collezionismo
E poi la conferenza della direttrice del Museo Chiossone di Genova, la presentazione del libro dedicato all’haiku con traduzione in piemontese, le session di live painting, l’incontro con l’editore di ‘Shunga’, la presentazione della cerimonia del te, e poi workshop, masterclass, mostre fotografica e degustazioni.
Tutto questo a Casale Comics & Games, dove tutto, ma proprio tutto, può succedere!
ATTIVITÀ PRESENTI
Il termine giapponese bonsai è composto da due parole, bon che significa vaso e sai che significa educare. Ed è proprio attraverso l’educazione di un albero in vaso che si percorre la ‘bonsai do’, la via, che con la costante pratica, migliorerà l’albero e il suo autore creando un intimo rapporto nel rispetto dei ritmi della natura.
Nell’area dedicata al mondo del bonsai, verrà presentata una piccola esposizione in stile tradizionale di bonsai, shitakusa (composizioni erbacee), suiseki (pietre paesaggio) e shohin bonsai (bonsai di piccole dimensioni). In contemporanea verranno esposti con possibilità di acquisto oggetti in ceramica di ispirazione giapponese realizzati a mano. L’esposizione verrà curata da Paolo Giai e Alessandro Bovio (giardino Zenji-en) per i bonsai e affini, per le ceramiche da Tatyana Maiolo (Tatare ceramiche).
Paolo Giai
Si occupa di arte bonsai e arti giapponesi correlate da oltre trent’anni. Ha maturato esperienze con i migliori maestri nipponici come Hideo Suzuki, Hotsumi Terakawa, John Naka, Kunio Kobayashi, Isao Fukita, Chiaru Imai, Tomio Yamada, Sudoo Uaku, Minoru Akiyama, Kenichi Abe.
Ha viaggiato in Cina e Giappone per studiare nei luoghi in cui le discipline come il Penjing e il Bonsai sono nate. Inoltre, ha approfondito la conoscenza di altre discipline legate al bonsai, quali i Kusamono, le Shitakusa e il Kazari, l’arte di esporre il bonsai nel tokonoma tradizionale giapponese.
Tiene corsi e conferenze per principianti e avanzati presso associazioni, manifestazioni culturali in Italia e all’estero. Iscritto all’Ubi (unione bonsaisti italiani), è stato membro della Nippon Bonsai Sakka Europe con incarichi nel direttivo. E’ stato nominato direttore artistico per la mostra internazionale in occasione del trentesimo anniversario del Bonsai Club di Montecarlo nel 2020.
Alessandro Bovio “Giardino bonsai zenji-en”
Da sempre appassionato di arti e filosofie orientali e amante della natura, queste passioni lo hanno portato, fin da bambino ad avvicinarmi all’arte bonsai.
Partecipa al primo workshop tematico all’età di 19 anni per poi iniziare a frequentare la scuola d’arte bonsai con i maestri Hideo Suzuki e Keizo Ando e a partecipare a workshop con maestri europei e giapponesi, conseguendo il diploma di istruttore nel 2008.
Nel 2014 nasce il “Giardino bonsai zenji-en” dove svolge l’attività di coltivazione e preparazione di esemplari bonsai e pre-bonsai e tiene corsi tematici ed un percorso didattico completo di tipo scolastico inerente l’ arte bonsai. Attualmente svolge questa attività da professionista.
Tatyana Maiolo – Tatare ceramiche
Dopo la laurea in storia dell’arte medievale si innamora del bonsai, amore che continua tuttora. Si avvicina quasi per gioco alla ceramica che diventa la sua grande passione. In equilibrio tra la tradizione giapponese e le contaminazioni della sua formazione artistica, crea vasi per bonsai, accessori per la cura, la manutenzione e l’esposizione del bonsai e per la cerimonia del tè, utilizzando anche le arti dello shodo e il sumi-e.
La collaborazione tra Asako Hishiki, artista visiva, Kobayashi Kiyofumi, designer e Raffaella Nobili, gallerista, ha portato alla creazione di un progetto unico che fonde l’antica tradizione dell’artigianato giapponese con l’estetica contemporanea.
In parallelo all’attività specifica di promozione artistica, è stata pensata una selezione di prodotti artigianali caratterizzata dall’uso di materiali naturali come la carta giapponese washi 和紙, il legno e i pigmenti naturali armonizzati attraverso il ricorso a tecniche artistiche di origine antica come la xilografia giapponese mokuhanga 木版画 che rivisita la stampa tradizionale, attualizzandola.
Il progetto comprende una gamma di manufatti di uso quotidiano che uniscono al concetto di bellezza, la funzionalità. La selezione include: libri d’artista di Asako Hishiki ispirati alle stagionalità, quaderni e album rilegati a mano attraverso la tecnica watoji 和綴じ, stampe a tiratura limitata ispirate a temi poetici quali gli uccelli in volo o gli elementi naturali riletti in chiave decorativa. Kobayashi Kiyofumi, designer, propone Inoltre, una reinterpretazione dell’antica lampada giapponese 行灯 realizzata in legno con un rivestimento in carta stampata a mano.
In occasione del Casale Comic 2023 sarà presentata la più recente produzione artistica di Asako Hishiki intitolata Il sentiero delle ortensie che comprende una serie di opere di diversa dimensione.
L’artista adotta in questo caso un approccio sinestetico per ricreare un’esperienza visiva e sensoriale. Lo stand, allestito come un giardino in fioritura, mira a stimolare i sensi dell’osservatore, invitandolo ad immergersi in un’esperienza percettiva amplificata.
La collaborazione tra Giappone e Italia dà vita ad un progetto di valore che fonde sapientemente la tradizione artigianale giapponese con l’estetica moderna, creando una sinergia che rispecchia appieno i valori estetici contemporanei.
– Durante le giornate del Casale Comic, saranno proposti inoltre dei laboratori artistici di Shibori Itajime (colorazione della carta con pigmenti naturali), che coinvolgeranno il pubblico in attività creative ed educative.
Area Giappone – zona workshop
ASSOCIAZIONE di cultura giapponese YAMATO
L’Associazione culturale Yamato, con sede a Casale Monferrato, nasce nel 2016 con lo scopo di promuovere la conoscenza e la valorizzazione dell’arte e della cultura giapponese, nonché scambi culturali tra il territorio in cui opera e il Giappone. Fondata da un gruppo di amici appassionati e maestri di arti tradizionali (tra cui il maestro Shozo Koike, pittore e insegnante di pittura ad inchiostro SUMIE, e Pier Paolo Cornaglia maestro di karate, VI dan), che vogliono far conoscere la cultura nipponica attraverso svariate proposte culturali: mostre, conferenze, cicli di lezioni o corsi, laboratori, incontri, visite a musei ed eventi anche in collaborazione con enti pubblici e privati. Negli ultimi anni le attività si sono moltiplicate e si sono sviluppate le proposte online, coinvolgendo una platea di soci sempre più ampia, con adesioni associative da tutta Italia ma non solo.
Attività proposte in area Giappone – Casale Comics 2023:
ORIGAMI allestimento e workshop a cura di Cristina Miglietta e Yuki Nagai. Rivolto a grandi e piccini, per scoprire i segreti dell’arte di piegare la carta. Realizzazione di uno o due origami a persona.
NIHONGO – giochiamo con i kanji, introduzione alla lingua giapponese, laboratorio di kanji- ideogrammi: si giocherà a memorizzarne il più possibile e chi ne indovinerà almeno 4, avrà in premio un bigliettino riportante un proverbio in giapponese con traduzione in italiano, a cura di Alessia Trua.
OMIKUJI – il gioco della fortuna estraendo da un contenitore una bacchetta numerata, si avrà il biglietto corrispondente, che ‘svelerà’ il futuro. Tipico rito dei santuari giapponesi, verrà proposto con una formula divertente per ricordare l’esperienza che tutti, turisti compresi fanno almeno una volta durante un viaggio in Giappone.
MERCATINO con oggetti giapponesi e artigianato artistico di ispirazione giapponese a cura di Tina Alves
PASSAPORTO AREA GIAPPONE (da compilare con i timbri di tutti gli stand per avere un premio)
Allo stand di Yamato si potrà ritirare il ‘passaporto’ da compilare viaggiando attraverso tutta l’area e collezionando i timbri di ogni stand. Quando il passaporto sarà completo, presentandolo allo stand di Yamato si potrà partecipare alla lotteria a premi a tema Giappone.
Associazione culturale giapponese Yamato
Sede: Casale Monferrato, via Garibaldi 18
tel. 3498508918
yamato.casale@gmail.com
INSTAGRAM: associazioneyamato
FACEBOOK: yamato.casale
YOUTUBE: Associazione Yamato
“NON SOLO GEISHA: LA FIGURA DELLA DONNA NELL’ARTE GIAPPONESE”
a cura della dott. Aurora Canepari direttrice del Museo Chiossone di Genova
Se pensate alla figura della donna giapponese, cosa vi viene in mente? Con molta probabilità penserete a una geisha, bellissima e affascinante, ma anche docile e accomodante. Nella storia del Giappone quello della geisha è un ruolo tanto famoso quanto frainteso, e nella visione occidentale è stato tramandato in modo errato. E’ invece vero che la geisha è una delle figure più rappresentate nell’arte giapponese, assieme alle cortigiane, nella categoria artistica delle bijinga, “ritratti di belle donne”, che si sviluppa durante il periodo Edo, nel contesto delle opere ukiyoe. Durante questo incontro sarà possibile vedere i capolavori del Museo d’Arte Orientale Edoardo Chiossone di Genova, che conserva la più grande collezione di arte giapponese in Italia, commentati dalla curatrice del museo, dott.ssa Aurora Canepari, che ci illustrerà sia gli aspetti culturali che artistici delle rappresentazioni femminili nell’arte giapponese. Non vedremo
solo geisha però, ma anche poetesse, guerriere, donne comuni e creature femminili sovrannaturali, per delineare un contesto più ampio possibile dell’essere donna nell’antico Giappone.
Aurora Canepari
In adolescenza si avvicina alla cultura pop giapponese attraverso manga e anime, decide di trasferirsi a Venezia per studiare lingua giapponese all’Università Ca’ Foscari, dove si laurea in Lingue e Culture dell’Asia Orientale a pieni voti. Dopo alcune esperienze in Giappone, dal 2018 ricopre il ruolo di conservatore responsabile del Museo d’ Arte Orientale E. Chiossone di Genova e si occupa di diversi progetti curatoriali di divulgazione della cultura e dell’arte giapponese, tra cui quello avviato nel 2022 in collaborazione con l’Associazione Yamato. Legge ancora i manga.
Kamishibai a cura di Barbara Corino
letteralmente “teatro di carta”.
È un’antica forma di narrazione della tradizione giapponese; era molto popolare nei piccoli villaggi, dove narratori ambulanti con carretti o biciclette trasportavano la valigia-teatrino contenente le immagini; si facevano preannunciare da un tintinnare di campanello così che i bambini accorressero dalle strade vicine; seduti a terra di fronte al carretto dovevano pagare un piccolo contributo per lo spettacolo, poi il narratore cominciava la sua storia facendo scorrere le immagini…
Dedicato soprattutto ai bambini, contribuisce ad avvicinarli alla lettura e stimola fantasia e la capacità di concentrazione; rivolto anche ai ‘bambini cresciuti’ che forse qualche volta hanno un po’ di nostalgia dei momenti in cui erano loro i destinatari dei racconti.
Allestimento e spettacoli a rotazione per piccoli gruppi
Barbara Corino
Laureata in Lettere Moderne e specializzata in didattica dei beni culturali. Da oltre vent’anni lavora presso il Museo Civico di Casale Monferrato dedicandosi in particolare alla progettazione e gestione di percorsi tematici per scuole e adulti. Autrice di testi per ragazzi e di articoli su riviste
specializzate, curatrice della pubblicazione di un manoscritto settecentesco (per
una collana universitaria) inerente storia e l’arte cittadine, ideatrice di progetti originali presso musei, scuole, biblioteche. Collaboratrice della biblioteca universitaria e di quella civica cittadina, del Museo Israelitico di Casale e di altre realtà pubbliche e private, ha maturato esperienza pluriennale nell’insegnamento e nella didattica culturale e si è formata in arteterapia.
Appassionata di moda e cultura orientale, propone uno spazio dedicato ad abbigliamento giapponese tradizionale e contemporaneo, accessori, collezionismo.
ESPOSIZIONE FOTOGRAFICA: ‘Il gestro creativo’ di Flavio Gallozzi
AREA GIAPPONE _ zona conferenze / workshop
Saranno esposte alcune fotografie del progetto artistico ’Il gesto creativo’ di Flavio Gallozzi.
Un corpus di fotografie che rappresentano un ampio panorama delle arti e delle discipline giapponesi e documentano una profonda conoscenza del mondo nipponico.
Il gesto dell’artista, spiega il fotografo, è il momento della creazione: la razionalità del cervello che impara l’arte e la tecnica, in perfetta armonia con il cuore, luogo simbolico dei sentimenti, convergono nella mano, a materializzare, rendere visibile l’arte, con la creazione di un oggetto, di un suono, un cibo o una danza.
La passione per il Giappone porta Manuel a viverci per alcuni anni e approcciarsi per caso al sakè, che al suo
rientro in Italia diventa una professione a tutti gli effetti.
MilanoSake, punto di riferimento per il sake in Italia dal 2014, pone un’attenzione particolare alla qualità, all’artigianalità e alla sostenibilità dei propri prodotti.
MASTERCLASS – SABATO Area Giappone – zona conferenze/workshop
SAKE la bevanda degli dei: introduzione al mondo del sakè con degustazione guidata (€ 10)
La passione del disegno da sempre la porta da autodidatta a disegnare e dipingere ad acquerello illustrazioni in versione manga, con uno stile leggero e fantasioso, per donare un pizzico di allegria e regalare un sorriso.
– A disposizione per ritratti personalizzati ad inchiostro in versione manga/cartone animato giapponese ad offerta libera
Artista giapponese nata a Nagasaki è cresciuta a Osaka vive in Italia da alcuni anni. Sin dall’adolescenza la passione per le bambole la porta a creare bambole con snodi sferici sotto la guida della maestra Terao Nami. Si forma artisticamente all’Università delle Arti di Osaka dove ha seguito un corso di scultura, per poi passare allo studio della pittura con tecnica giapponese con il maestro Kiyotaka Abe.
Le sue opere esplorano varie tecniche e materiali dalla carta washi alla tela, ma anche acquerello e colori acrilici. Il suo immaginario spazia dalla tradizione giapponese della carta pesta Hariko alla cultura kawaii, alle bambole Bunka ningyo.
@aie1488
Da Tōkyō a Torino | Il fascino sempreverde degli haiku di Matsuo Bashō
30 haiku del grande haiji giapponese in lingua originale, in inglese, in italiano e in piemontese
di Mario Chiapetto e Sergio Donna
Questo non è un libro di haiku: questo e “IL” libro di haiku che tutti dovrebbero avere.
Intanto perché ha come autore Bashō, cioe l’inventore dell’haiku, che sarebbe come dire Dante Alighieri per la poesia italiana. E già questo ‒ scusate se e poco! ‒ dovrebbe essere sufficiente per spingere chiunque a volerne possedere gelosamente una copia.
Ma c’è una ragione in più: fra le lingue in cui i testi classici di Bashōsono tradotti c’è anche il piemontese, che affianca
magistralmente le altre due lingue della traduzione, ossia l’italiano e l’inglese.
Il legame fra il piemontese e l’haiku è più stretto di quanto molte persone immaginino: in diverse varietà di piemontese, infatti, hanno prodotto numerosi haiku Carlo Regis(Mondovi), Tavo Burat(Biella), Sergio Donnae Sergio Notario, (entrambi di Torino), Sergio Aschero(Garessio) e io stesso (che ogni settimana ne scrivo uno per l’Unione Monregalese di Mondovì).
Pertanto, si può dire che questo libro paga il debito dei poeti piemontesi nei confronti della tradizione giapponese che cosi potentemente ha agito e sta agendo sul loro immaginario poetico e sul loro mestiere di scrittori. E lo fa nel modo più completo possibile, associando la competenza storica e linguistica di Mario Chiapetto alla passione poetante di Sergio Donna, intrecciate e impreziosite da una serie di immagini che non sono di contorno ma aiutano il lettore a entrare pienamente nello spirito di Bashōe dell’haiku.
SHUNGA, immagini del desiderio nell’arte erotica giapponese del Giappone di ieri e di oggi
Presentazione libro a cura dell’editor Federica Romagnoli casa editrice della Nui Nui
Area Giappone – zona Conferenze
Questo libro dedicato all’arte erotica giapponese e alle stampe in particolare è strutturato per temi, in base agli ambienti e argomenti che fanno da soggetto alle varie opere: voyeurismo e omosessualità, giocattoli erotici e animali, genitali e mostri, violenza e stranieri, famiglia e sesso all’aperto; l’ultimo capitolo tratteggia l’evoluzione di uno dei temi più famosi degli shunga in alcune opere contemporanee, dalla pittura ai manga, dagli anime ai videogiochi. Molti gli spunti interessanti, che offrono al lettore una nuova prospettiva per apprezzare al meglio le stampe. La sezione introduttiva analizza il contesto storico, sociale e culturale in cui quest’arte si è sviluppata: centri di piacere e ruolo delle donne, associazioni letterarie e gusto per la parodia, fruitori del genere erotico e censura, ricezione degli shunga in Occidente e aspetti tecnici. Nella parte finale, un glossario e una sezione dedicata alla lettura dell’immagine e alla simbologia aiutano a comprendere il significato di alcuni motivi particolari e di elementi specifici della cultura giapponese, per comprendere più facilmente i contenuti meno immediati.
AIKIDO: la via dell’armonia e dell’energia.
Arte di continuo studio, senza competizione, basata sulla crescita individuale interna e della tecnica: meditazione in movimento.
L’ Aikido si basa sull’energia dell’individuo, le tecniche si sviluppano su movimenti rotatori e non d’impatto, a cui si aggiungono tecniche di sbilanciamento, tecniche di anticipo sull’intenzione, non ultimo l’aspetto interiore, meditativo, lo sviluppo della consapevolezza.
Le arti marziali non sono una scuola di violenza, bensì un mezzo efficace per il controllo della stessa. Attraverso un rigoroso allenamento il praticante è costantemente invitato a migliorare le proprie prestazioni fisiche e psichiche alla ricerca della vittoria sul più duro degli avversari: se stessi.
ROBERTA BOTTO del dojo NA KA RYU.
Roberta Botto, insegnante di Aikido, già da tempo cintura nera della specialità, pratica aikido al Kodokan di Alessandria ed insegna al dojo Na Ka Ryu di Casale Monferrato, dopo anni di pratica ha ottenuto il riconoscimento di Shodan dall’organizzazione mondiale Aikikai del Giappone con firma autentica del maestro Moriteru Ueshiba, nipote del fondatore dell’aikido.
Area con tatami e dimostrazioni con allievi.
Shozo Koike
Pittore giapponese, vive in Italia da oltre trent’anni. La passione per l’arte occidentale lo ha portato a vivere in Europa, ma l’essenza della propria anima orientale, lo ha riavvicinato alla tecnica ad inchiostro sumie. La pittura ad inchiostro e la condivisione della cultura giapponese lo portano in varie città d’Italia dove tiene workshop e corsi presso musei, associazioni, gallerie e manifestazioni culturali. L’attività artistica prosegue con mostre personali e collettive dal 1981 in Giappone e in Italia. È fondatore dell’associazione Yamato.
SUMIE – la pittura a inchiostro a cura di Shozo Koike
Il termine giapponese SUMIE, significa letteralmente: pittura (E) ad inchiostro (SUMI).
Questa tecnica nacque in Cina e fu introdotta e si diffuse in Giappone in relazione alla diffusione del buddismo zen e i conseguenti viaggi di studio intrapresi dai monaci giapponesi e cinesi, fra i due paesi. La sua grande diffusione la rese molto molto popolare dando vita a una scuola giapponese con caratteristiche proprie. Sumie è l’arte che rappresenta l’armonia del bianco e nero attraverso l’uso di pochi e semplici strumenti: inchiostro, acqua e carta. Senza l’uso del disegno si compongono immagini all’apparenza semplici, ma da cui traspare armonia ed eleganza.
presentazione con live painting del libro: SUMIE L’arte giapponese della pittura ad inchiostro
Stefania Bressan
È un’ insegnante certificata dal Japanese Embroidery Center, l’associazione internazionale che si occupa della diffusione del ricamo giapponese e della formazione degli insegnanti, e può accompagnare chi è interessato a scoprire questa antica arte lungo il percorso di apprendimento.
http://www.angolostefania.it
NUI DO L’arte del ricamo giapponese
Tradizionalmente impiegata per realizzare capolavori dell’abbigliamento tradizionale (kimono e obi), per più
di mille anni è stata tramandata solo per via orale e solo nel XX secolo i punti sono stati formalizzati e
trascritti. Le tecniche valorizzano al massimo la lucentezza dei fili di seta con cui si ricamano i tessuti
per kimono o per obi, accompagnandoli spesso a fili d’argento e d’oro.
TAIKO
Si dice che il potente suono di questi tamburi sia simile al tuono e che addirittura possa giungere al cielo. I Taiko hanno accompagnato feste, preghiere, teatro e danze in Giappone dall’alba dei tempi e ora sono una prolifica arte performativa diffusa in tutto il mondo.
CHIARA CODETTA
Chiara Codetta studia e pratica taiko da oltre dieci anni in Giappone, in Europa e negli Stati Uniti, laureandosi in antropologia con una tesi sul taiko presso l’Università della California. Fa parte dell’ associazione Taiko Lecco che oltre a concerti e spettacoli originali, utilizza il taiko per laboratori, musicali e psicomotori, dedicati a bambini e adulti. È da poco uscito il primo disco di taiko del trio in cui suona: Sanbiki no Taikuchi. Nel 2019 è stata responsabile dell Italian Language Team alla Quarta Conferenza Europea del Taiko tenutasi ad Amburgo ed invitata in qualità di osservatrice europea alla North American Taiko Conference. Negli ultimi anni si occupa di organizzare scambi ed eventi che aiutino il formarsi di una rete di gruppi e comunità che praticano il taiko nel mondo.
Il cerchio dei tamburi Taiko: Saggio di Yamato Taiko – SABATO SUL PALCO nel cortile del Castello
Lo spettacolo presenterà alcuni brani ed esercizi accompagnati da Chiara Codetta, l’insegnate, e Tobia Galimberti della Taiko Lecco.
Il gruppo YamatoTaiko, che pratica regolarmente in workshop mensili o bisettimanali a cura dell’ associazione Yamato, mostrerà sul palco l’energia e le vibrazioni che questi affascinanti strumenti creano.
Prova i tamburi giapponesi – sabato e domenica in area Giappone (spalti del Castello)
Ascoltare il taiko è piacevole; suonarlo lo è ancora di più. Non ha importanza possedere doti musicali né competenze teoriche: basta percepire il suono dei tamburi con tutto il corpo, e lasciarsi andare all’esperienza collettiva. La prova è aperta a tutti.
STEFANIA GILARDI
Certificata Tea Sommelier e Tea Educator dalla UK Tea Academy, ha fondato la Tea Academy Italia, dove è insegnante di corsi per diventare Tea Sommelier. Gestisce una sala da tè ad Abbiategrasso(MI). È Pioneer Member e Tea Fellow Member della Global Japanese Tea Association che ha lo scopo di promuovere i tè giapponesi e la loro cultura nel mondo.
Durante Casale Comics in Area Giappone, offrirà la possibilità di acquistare originali tè giapponesi e relativi accessori.
Workshop: il Tè Matcha € 15
Verrà spiegato che cos’è il tè Matcha, come prepararlo ed ogni partecipante si cimenterà nella preparazione del proprio tè matcha.
SILVIA MIGLIETTA
Certificata Tea Sommelier dalla UK Tea Academy e Pioneer Member e Tea Fellow Member della Global Japanese Tea Association che ha lo scopo di promuovere i tè giapponesi e la loro cultura nel mondo; con questa associazione ha conseguito i certificati dei seguenti corsi: Foundation Course e Intermediate Course. È membro dell’Associazione Culturale Giapponese Yamato.
– Durante la manifestazione di Casale Comics proporrà degustazioni di tè giapponesi spiegando le loro caratteristiche e la storia in abbinamento con assaggi di snack e dolci giapponese adeguati.
Silvia Miglietta e Tina Alves proporranno:
“IL TÈ MATCHA ED IL RITO DELLA CERIMONIA DEL TÈ”
in area Giappone/sona conferenze
Relazione introduttiva sul tè matcha a cura di Silvia Miglietta e dimostrazione della cerimonia del tè a cura di Tina Alves.
SHODO arte della calligrafia
Shodo è la ‘via’ della scrittura.
In Giappone, Shodo è l’arte della calligrafia, un’arte che usa il pennello e l’inchiostro per dipingere le parole – i kanji (di origine cinese) e il sillabario kana giapponese.
È un’ arte di movimento, una danza per chi la pratica e anche per chi la guarda: gesto, ritmo, velocità/lentezza, forza, eleganza. Ha una struttura, un equilibrio di forme e tratti per questo non è necessario conoscere la lingua giapponese per apprezzare le opere di calligrafia. Nella cultura giapponese quest’arte è tenuta in grande considerazione, le opere calligrafiche sono nelle case o nei musei, come in occidente i quadri.
Vera Marchini
Torinese, risiede a Chieri. Calligrafa Shodo con la Maestra Kazuko Hiraoka della Scuola Akitsukai di Tokyo a Torino è diplomata presso la Scuola AKITSUKAI di Tokyo: Suisen in calligrafia Kanji, Suisen in calligrafia Kana. Insegna la pratica dello shodo presso associazioni culturali e ha tenuto workshop presso il M.A.O. la Pinacoteca Agnelli di Torino ed il museo Garda di Ivrea. Ha esposto in Italia ed in Giappone. È Insegnante di calligrafia shodo per l’associazione Yamato.
Workshop e Conferenza: ‘Dal romanzo di Genji a Demon Slayer’
in Area Giappone zona workshop/conferenze
Veronica Piccolo è un’artista autodidatta di tsumami zaiku.
Quest’antica tecnica giapponese permette, tramite piccoli quadrati di stoffa piegati con una pinzetta e incollati tra di loro, di creare fiori di seta usati per realizzare accessori per capelli e altri ornamenti.
Dopo la carriera come artista visiva all’Accademia di Belle Arti di Venezia, in cui celebrava la natura con
la pittura iperrealista, arriva a questa tecnica d’artigianato passando dalla passione per la cultura giapponese, sia quella pop che quella tradizionale.
Dopo il primo affascinante impatto, le ricerche sono andate molto più a fondo e hanno così portato alla
nascita di MOMO Kanzashi, che dal 2015 cerca di replicare le bellezze dei maestri giapponesi, ma anche di
creare qualcosa che sia totalmente originale e lontano dai codici e dalle tradizioni. All’estetica giapponese si
sono unite l’amore per la natura e gli animali e la passione per i motivi decorativi, dando così vita ad un personale stile creativo.
Al momento sta conseguendo l’abilitazione all’insegnamento presso l’International Tsumami Zaiku
Association, associazione giapponese nata con l’intento di diffondere questa tecnica in lingua inglese, ed è l’unica rappresentante italiana per quest’arte.
Ha collaborato con geisha di Kyoto e Tokyo e vende le sue creazioni in tutto il mondo.
È un’appassionata e divulgatrice del kimono giapponese, della sua storia e delle regole legate al
kitsuke (l’arte della vestizione), che pratica regolarmente.
Tramite l’Associazione Culturale Giapponese Yume di Pordenone diffonde queste arti ed altri
aspetti dell’arcipelago nipponico a tutti i curiosi della zona e non solo.
www.momokanzashi.com/portfolio/
WORKSHOP
Si potrà creare una spilla-fermacapelli floreale con quest’arte: verranno spiegate la storia e le origini, i materiali tradizionali, e le tecniche di piegatura: € 15 circa 1 ora e 1⁄2
Con il patrocinio del:
